Fern
voneinander werden wir sterben. Es wäre viel
wenn
ich meine Wange in deine offene Hand legte
zum
Neujahrstag; wenn du in meiner die Spur
einer
anderen Wanderung sähst.
Von
der Seele so wenig
ist
uns bekannt. Sie trinkt wohl aus den Becken
konkaver
Nächte ohne Schritte,
sicher
ruht sie unter luftigen Pflanzen
aufgesprossen
aus Steinen …
Oh
Herr und Bruder! Doch über uns,
über
einen einzigen Schrein aus Kristall
werden
gelehrte Völker schreiben
nach
tausend Wintern vielleicht:
„Keine
Familienbande vereinten diese beiden
in
der verlassenen Totenstadt“.
Moriremo
lontani. Sarà molto
se poserò la guancia nel tuo palmo
a Capodanno; se nel mio la traccia
contemplerai di un’altra migrazione.
se poserò la guancia nel tuo palmo
a Capodanno; se nel mio la traccia
contemplerai di un’altra migrazione.
Dell’anima
ben poco
sappiamo. Berrà forse dai bacini
delle concave notti senza passi,
poserà sotto aeree piantagioni
germinate di sassi…
sappiamo. Berrà forse dai bacini
delle concave notti senza passi,
poserà sotto aeree piantagioni
germinate di sassi…
O
signore e fratello! ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni:
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni:
“Nessun
vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta”.
nella necropoli deserta”.
Commenti
Posta un commento